“Un piccolo problema trascurato oggi, un enorme ostacolo allo sviluppo o l’esistenza stessa dell’impresa, domani”.

La consulenza legale è sicuramente un elemento importante per la competitività delle Piccole e Medie imprese.

Ma i fatti mettono in evidenza un'altra realtà.

Mentre le grandi imprese dispongono di grandi consulenti o/e uffici legali interni, le piccole imprese sembrano rispondere ad una regola ben diversa: più sono piccole e meno considerano necessario il ricorso ad un intervento esterno e piu’ pretendono di disporre delle competenze interne necessarie ad affrontare le difficoltà.

Chiaramente attribuire cio’ ad una necessaria cultura dell’ autosufficenza sarebbe riduttivo. Una recente ricerca anglosassone mette invece in evidenza che la coniugazione delle competenze esterne con quelle interne rappresenta un "atout" innovante nel ciclo di crescita della piccola impresa.

“Migliore conoscenza della propria azienda”.

Le piccole imprese sono meno preoccupate dal concetto di ritorno sull’investimento delle azioni di consulenza, sono invece più sensibili all’uso qualitativo che possono farne: riduzione dell’incertezza nella presa di decisioni, migliore conoscenza della loro azienda e dell’ambiente di riferimento, migliore capacità a risolvere i problemi e a identificare i bisogni reali.

“Costo/beneficio e rapporto di fiducia”

Da qui la necessità di concepire la consulenza, non come un servizio operativo orientato verso delle soluzioni misurabili, ma come una costruzione collaborativa di soluzioni che implica empatia e scambio dinamico delle conoscenze.